«Nessun rischio, proprio così» sussurrò tra sé e sé. «Non ci vedrà, non è vero, tesoro mio? No. Non ci vedrà, e la sua odiosa piccola spada sarà inutile, sì, proprio».
 Queste erano le idee che passavano per la sua testolina malvagia, quando improvvisamente scivolò via dal fianco di Bilbo, e risalì sulla barca e se ne andò al buio. Bilbo pensò di averla fatta finita con lui. Tuttavia attese per un po’, non avendo idea di come trovare da solo la via d’uscita.
 Improvvisamente udì un grido acutissimo, che gli fece correre un brivido fin nel midollo delle ossa. Non molto lontano da dove era risuonato il grido, Gollum imprecava e gemeva nelle tenebre. Sul suo isolotto stava rovistando dappertutto, cercando e perlustrando invano.
 «Dove sta? Dove sssta?». Bilbo lo udì che gridava. «Si è perso, il mio tesoro, perso, perso! Morte e dannazione a noi, il mio tesoro si è perso!».
 «Che succede?» gli gridò Bilbo. «Cos’hai perso?».
 «Non deve farci domande» strillò Gollum. «Non sono affari suoi, no, gollum! Si è perssso, gollum, gollum, gollum».
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Indovinelli nell’Oscurità, Gollum by EvanScale on Newgrounds}
-Ancalagon

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