All’inizio Gollum lo portava al dito, finché il dito non gli si stancò; poi lo conservò in un sacchetto a contatto della pelle, finché la pelle non gli si irritò; e ora di solito lo teneva nascosto in un buco della roccia sul suo isolotto, e tornava sempre indietro a guardarlo. A volte però se lo rimetteva al dito, quando non poteva sopportare di rimanerne separato più a lungo, o quando aveva tanta, tanta fame ed era stanco di mangiare pesce. Allora strisciava lungo passaggi oscuri in cerca di Orchi isolati. Talora si avventurava perfino in posti dove le torce erano accese e gli facevano sbattere e dolere gli occhi: infatti non correva nessun rischio. Oh no, proprio nessuno. Nessuno lo vedeva, nessuno si accorgeva di lui finché non li strangolava. Aveva infilato l’anello solo qualche ora prima e aveva catturato un Orchettino. Come strillava! Gli erano rimaste ancora un paio di ossa da rosicchiare, ma voleva qualcosa di più tenero.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Indovinelli nell’Oscurità, Gollum by Jess Kowton}
-Ancalagon