Poi chiese:
Vive senza respirare,
freddo come morte pare,
beve ma non è assetato,
non tintinna corazzato*.
A sua volta, egli pensava che questo fosse un indovinello facilissimo perché la risposta era costantemente al centro delle sue preoccupazioni. Ma sul momento non gli venne in mente niente di meglio, tanto l’aveva messo in agitazione la domanda sulle uova. Ciò nonostante era un problema imbarazzante per il povero Bilbo, che non aveva mai avuto niente a che fare con l’acqua, fin tanto che aveva potuto farne a meno. Immagino che sappiate la risposta, naturalmente, o che possiate indovinarla in un batter d’occhio, dal momento che ve ne state comodamente seduti a casa e il rischio di venire mangiati non turba minimamente le vostre meditazioni.
*Esiste una vaga analogia con questo enigma nella norrena Saga del re Heidrek il Saggio, in una gara di saggezza fra re Heidrek e Gestumblindi, che è il dio scandinavo Odin sotto mentite spoglie (Christopher Tolkien ne diede una traduzione inglese pubblicata nel 1960):
Che cosa vive sulle alte rocce? / Che cosa precipita nelle profonde valli? / Che cosa vive senza respirare? / Che cosa non tace mai? / Questo indovinello medita, / o principe Heidrek!
<<Il tuo enigma è buono, Gestumblindi>> disse il re. <<Ma io l’ho sciolto. Il corvo vive sempre sulle alte rocce, la rugiada cade sempre nelle profonde valli, il pesce vive senza respirare e la precipitosa cascata non tace mai>>.
Nel cap. II del libro quarto del Signore degli Anelli Gollum fornisce una variante più lunga di questo enigma:
Vive senza respirare; / è freddo come il mare; / non beve e non ha mai sete; / veste di maglia ma mai lo udirete. / Annega sui terreni asciutti / e prende per un monte / l’isola tra i flutti; / e crede che una fonte / sia dell’aria a sbuffi / sì lisci, sì buffi! / Che gioia fra le dita! / Vediam se ci riesce / di prendere un pesce, / polpa saporita!.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Indovinelli nell’Oscurità, Painting of a Fish by Anna Folkartanna Maciejewska-Dyba}
-Ancalagon