Disturbata nel suo sogno gongolante dal piccolo grido, Shelob volse lentamente l’immonda malvagità del suo sguardo verso di lui. Ma prima che si accorgesse di essere assalita da un furore ineguagliato nel corso dei lunghi anni passati, la lucente spada le morse il piede, amputandone l’artiglio. Sam con un salto fu dentro, fra gli archi dei tentacoli, e levando con violenza e rapidità l’altra mano, colpì gli occhi che si affacciavano nella testa curva. Uno di essi si spense. Ora il piccolo essere miserevole era sotto il mostro, momentaneamente fuori della portata dei suoi artigli. L’immensa pancia lo dominava con la sua putrida luce, e il lezzo lo fece quasi venir meno. Tuttavia la sua furia lo sostenne, infondendogli vigore per un altro colpo, e prima che Shelob riuscisse a sommergerlo con la sua massa, soggiogandolo insieme con la sua piccola impudenza, la luminosa spada elfica la colpì con forza disperata.
{J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Messer Samvise e le sue decisioni, photo by Movie.Screencaps}
-Lúthien Tinúviel

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