Frodo giaceva supino per terra, e il mostro era chino su di lui, sì intento al lavoro che non fece caso a Sam e alle sue grida. Questi, arrivando di corsa, vide il padrone legato da corde che lo avvolgevano dalle spalle alle caviglie; il mostro stava incominciando a sollevarlo con gli arti anteriori, nel tentativo di trascinare seco il corpo. In terra, scintillante, giaceva la spada elfica, inutilizzata. Sam non perse tempo a domandarsi che cosa dovesse compiere, se un atto di coraggio, di lealtà o di collera. Balzò avanti con un urlo e afferrando con la mano sinistra la spada di Frodo, partì all’assalto. Nemmeno nel selvaggio mondo delle bestie si era mai visto un attacco così feroce, pari a quello di una piccola creatura disperata e armata dei soli denti, decisa ad atterrare una massa di corno e di pelle, china sul compagno caduto.
{J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Messer Samvise e le sue decisioni, photo by Movie.Screencaps}
-Lúthien Tinúviel

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