«Non vedo per quale motivo dovremmo passare le Rapide, o seguire ancora il corso del Fiume», disse Boromir. «Se l’Emyn Muil si trova innanzi a noi, allora possiamo abbandonare questi gusci di noci e dirigerci a sud-ovest, giungendo in tal modo all’Entalluvio, oltre il quale si trova il mio paese».
 «Possiamo farlo, se abbiamo l’intenzione di recarci a Minas Tirith», disse Aragorn, «ma ciò non è ancora stabilito. Ed inoltre questo itinerario potrebbe essere più pericoloso di quanto non sembri. La valle dell’Entalluvio è piatta ed acquitrinosa, e la nebbia è la nemica mortale di chi cammina a piedi e carico. Io non abbandonerei le barche finché non vi saremo costretti; il Fiume è almeno un sentiero che non si può smarrire».
 «Ma il Nemico è padrone della riva orientale», obiettò Boromir. «Ammettiamo pure che riusciate a passare i Cancelli di Argonath, giungendo sani e salvi al Roccarebbio: cosa fareste dopo? Un balzo dalle Cascate nelle paludi?».
 «No!», rispose Aragorn. «Di’ piuttosto che porteremmo a braccia le barche per l’antica strada sino ai piedi di Rauros, ove riprenderemmo la navigazione. Non conosci, Boromir, o preferisci dimenticare la Scala Nord, e l’alto trono ad Amon Hen, costruiti ai tempi dei grandi re? Io comunque ho intenzione di tornare in quel luogo elevato, e sino allora non prenderò alcuna decisione. Ivi, forse, vi sarà qualche segno che ci guidi».
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il Grande Fiume, Amon Hen by Scott Peery}
– Ancalagon

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