Non appena ebbe spremuto il molle corpo e le gambe ricurve per estrarsi dall’uscita superiore della sua tana, Shelob si mosse con atroce velocità, correndo sulle scricchiolanti membra e balzando a volte improvvisamente. La sua massa separò Sam dal suo padrone. Forse non vide Sam, forse lo evitò per il momento quale portatore della luce; inseguì invece un’unica preda, Frodo, il quale correva incauto su per il sentiero, privo della sua Fiala, ignaro del pericolo. Correva rapido, ma Shelob era più veloce; pochi balzi e l’avrebbe raggiunto. Sam raccolse tutto il fiato dei propri polmoni per urlare. «Guardatevi le spalle!», gridò. «Attento, padrone! Sto…», ma la sua voce fu d’un tratto soffocata. Una lunga mano vischiosa gli chiuse la bocca e un’altra gli afferrò il collo, mentre qualcosa si avvinghiava alle sue gambe. Colto di sorpresa, cadde all’indietro nelle braccia dell’aggressore.
«Preso!», gli sibilò Gollum nell’orecchio. «Infine, tesoro mio, lo abbiamo preso, sssì, il cattivo Hobbit. Noi ci occupiamo di questo. Lei se la vedrà con l’altro. Oh sì, sarà Shelob a prenderlo, non Sméagol: Sméagol ha promesso, non farà male a Padrone. Ma a te ti ha preso, lurido, cattivo, piccolo, infido!». Sputò sul collo di Sam.
{J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La tana di Shelob, Shelob by Canis-Lupess on DeviantArt}
-Lúthien Tinúviel