«Dunque è una pozza o un lago, e non un fiume sotterraneo» pensò. Ma non osò avventurarsi nel buio. Non sapeva nuotare; e gli vennero subito in mente quelle viscide cose repellenti dai grandi occhi sporgenti e ciechi, che si muovono torcendosi nell’acqua. Esseri strani abitano pozze e laghi nel cuore delle montagne; pesci i cui antenati nuotarono fin lì, solo il cielo sa quanti anni fa, e non ne uscirono più fuori, mentre i loro occhi diventavano sempre più grandi cercando di vedere in quel buio nero come la pece; e altri esseri ancora, più viscidi dei pesci. Perfino nei tunnel e nelle caverne che gli Orchi si erano scavati per sé, si muovevano creature che vivevano lì a loro insaputa, strisciatevi di nascosto e appiattate nel buio. D’altronde, alcune di quelle grotte risalivano a epoche anteriori agli Orchi, che si limitarono ad allargarle e a collegarle con numerosi passaggi, e gli antichi proprietari stanno ancora lì in angoli strani, aggirandosi intorno furtivi e curiosi.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Indovinelli nell’Oscurità, ArtStation – Gollum’s Cave by John Paul Cavara}
-Ancalagon