«A Lórien, a Dwimordene
Gli Uomini han camminato raramente,
Pochi mortali han veduto splendente
La luce che vi brilla sempre.
Galadriel! Galadriel!
Limpida l’acqua del tuo pozzo lontano;
Bianca la stella nella tua bianca mano;
Candidi e puri son foglia, terra e grano
A Lórien, a Dwimordene,
Più belli dei pensieri degli Uomini Mortali»
Gandalf cantò queste parole dolcemente, poi d’un tratto si trasformò. Gettò via il mantello a brandelli, si erse diritto senza più appoggiarsi al bastone, e con una voce chiara e fredda disse: «I saggi parlano soltanto di ciò che sanno, Gríma figlio di Gálmód. Sei diventato un verme dissennato. perciò taci, e tieni la lingua forcuta ferma dietro ai denti. Non ho attraversato fuoco e morte per scambiare parole contorte con un uomo servile sino al cadere del fulmine.» Alzò il bastone e si udì un rombo di tuono. La luce del sole scomparve dalle finestre orientali; […] Si vedeva solo Gandalf ergersi bianco e imponente innanzi al focolare annerito. Nelle tenebre udirono il sibilo di Vermilinguo: «Non ti avevo consigliato, sire, di impedirgli di entrare con il bastone? Quell’imbecille di Háma ci ha traditi!». Un lampo balenò, come se il tetto fosse stato colpito dal fulmine. Poi venne il silenzio. Vermilinguo giaceva bocconi. «Ed ora, Théoden figlio di Thengel, vuoi ascoltarmi?» disse Gandalf. «Hai bisogno d’aiuto?». Alzò il bastone puntandolo verso un’alta finestra. Ivi l’oscurità parve diradarsi e dall’apertura si scorse, alto e lontano, un pezzo di cielo lucente. «Non tutto è oscuro. Abbi fede, Signore del Mark, perché non troverai aiuto migliore. Non ho consigli da dare ai disperati; eppure a te potrei dare consigli e pronunziare parole di speranza. Vuoi udirle? Non sono per tutte le orecchie. Ti prego di venir con me davanti alle tue porte e di mirare lontano. Troppo a lungo sei rimasto seduto nelle ombre, fidando in racconti contorti e suggerimenti disonesti». Théoden si alzò lentamente. Una pallida luce crebbe di nuovo nel salone. La donna si avvicinò frettolosamente al re, e prendendolo per il braccio condusse il vecchio barcollante giù dalla pedana e poi pian piano attraverso il salone. […] Giunti alle porte, Gandalf bussò. «Aprite!» tuonò. «Passa il Signore del Mark!»
{J.R.R. Tolkien, I Signore degli Anelli, Il re del Palazzo d’Oro, photo by Movie-Screencaps}
-Lúthien Tinúviel