Aquila, di Scott-Edward
 Vi erano molti uccelli intorno alle creste e ai fumaioli di pietra, e grandi stormi avevano solcato l’aria lontana, contorni neri contro il pallido cielo. Mentre riposavano nell’accampamento, Aragorn pensava, osservando dubbioso i voli d’uccelli, se Gollum avesse escogitato qualche nuova malvagità e se nelle zone selvagge si fosse ormai sparsa la voce del loro viaggio fluviale. Più tardi, sul calar del sole, allorquando la Compagnia si apprestava a ripartire, una immensa macchia nera si proiettò in terra nella luce che sbiadiva: un grande uccello alto e lontano roteava e planava dirigendosi lentamente verso sud.
 «Cos’è quello, Legolas?», domandò Aragorn mostrando il cielo settentrionale. «È forse, come credo, un’aquila?».
 «Sì», disse Legolas; «è un’aquila, un’aquila cacciatrice. Vorrei sapere qual presagio è per noi. Vola lontana dalle montagne».
 «Non partiremo prima che sia del tutto buio», disse Aragorn.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il Grande Fiume, Eagle by Scott-Edward on deviantART}
-Ancalagon

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