Era illuminata da un gran fuoco rosso nel centro, e da torce appese alle pareti, e rigurgitava di Orchi. Risero tutti e applaudirono freneticamente quando i Nani (col povero piccolo Bilbo alle loro spalle e più vicino alle fruste) entrarono correndo, mentre dietro di loro gli Orchi che li spingevano facevano schioccare e fischiare le fruste. I pony erano già stati pigiati in un angolo; e c’erano anche tutti i loro bagagli e fagotti che stavano a terra aperti, messi sottosopra dagli Orchi, annusati dagli Orchi, smaneggiati dagli Orchi, e disputati accanitamente dagli Orchi.
Temo che questa sia stata l’ultima immagine che ebbero di quegli eccellenti pony, incluso un piccoletto simpatico e robusto che Elrond aveva prestato a Gandalf, dal momento che il suo cavallo non andava bene per i sentieri montani. Il fatto è che gli Orchi mangiano cavalli, pony e somari (e altre cose molto peggiori), e sono sempre affamati. Comunque, per il momento i prigionieri pensavano solo a se stessi. Gli Orchi li incatenarono con le mani dietro la schiena e li legarono tutti insieme uno dopo l’altro, e poi li sospinsero all’estremità più lontana della caverna, col piccolo Bilbo che si trascinava, ultimo della fila.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Su e Giù, ArtStation – Orc King by Luigi Gonnella}
-Ancalagon