Quella notte si accamparono su un piccolo isolotto vicino alla sponda occidentale. Sam si avvolse ben bene nelle coperte, e si coricò accanto a Frodo. «Ho fatto un sogno bizzarro una o due ore prima che ci fermassimo, signor Frodo», disse. «O forse non era un sogno. Bizzarro in ogni caso lo era».
«Ebbene, raccontamelo», disse Frodo, sapendo che Sam non avrebbe trovato requie, se egli non avesse ascoltato l’intera storia. «Da quando siamo partiti da Lothlórien non ho visto né pensato nulla che mi facesse sorridere».
«Non intendevo bizzarro in questo senso, signor Frodo. Era stranissimo, e molto inquietante se non era un sogno. È bene che vi racconti tutto. Il fatto è che ho visto galleggiare un ceppo con due occhi!».
«Va bene per il ceppo», disse Frodo. «Ve ne sono parecchi sul Fiume. Ma lascia stare gli occhi!».
«No!», disse Sam. «Furono proprio gli occhi a farmi saltare su, come si suol dire. Vidi qualcosa che presi per un ceppo galleggiare nella penombra dietro la barca di Gimli; non vi prestai molta attenzione. Poi mi accorsi che il ceppo ci stava lentamente raggiungendo; ciò che, bisogna riconoscere, era alquanto strano, poiché galleggiavamo tutti sulla medesima corrente. In quel momento vidi gli occhi: come due punti pallidi, con alcunché di vitreo, in una gobba del ceppo all’estremità più vicina a noi. Non solo, ma non poteva essere un ceppo, poiché era munito di piedi a forma di palma, molto simili a quelli di un cigno, ma apparentemente più grandi, che affondavano ed emergevano dalle acque senza sosta.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il Grande Fiume, Gollum by Nicholas Bayrachny}
-Ancalagon