Sam lanciò qualche sguardo inquieto da una parte e dall’altra del fiume. Gli alberi gli erano parsi ostili, come covi di occhi nascosti e di pericoli insidiosi; adesso li rimpiangeva. Sentiva che la Compagnia era troppo nuda, galleggiante su piccole barche scoperte, in mezzo a terre senza riparo, e su un fiume che costituiva il fronte della guerra.
Durante i due giorni che seguirono, mentre avanzavano trasportati rapidamente verso sud, tutti i viaggiatori furono presi dalla medesima sensazione di insicurezza. Per un giorno intero adoperarono i remi affrettando la navigazione. Le rive scivolavano via. Presto il Fiume divenne più ampio e meno profondo; ad est si allungavano spiagge ghiaiose, e nell’acqua vi erano banchi di sassi che rendevano indispensabile la presenza di un cauto timoniere. Le Terre Brune diventarono spoglie lande spazzate dal gelido vento dell’Est. Sulla riva opposta, dei pascoli ondulati non rimaneva altro che qualche tumulo d’erba avvizzita in mezzo a un terreno acquitrinoso ove cresceva qualche ciuffo di vegetazione. Frodo rabbrividì, pensando ai prati ed alle fontane, al limpido sole ed alle dolci pioggerelle di Lothlórien. Nelle barche si parlava poco, e non si udiva alcun riso. Ogni membro della Compagnia era immerso nei propri pensieri.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il Grande Fiume, Lothlórien by AYURI-327.deviantart.com on @DeviantArt}
-Ancalagon