«Le lettere lunari sono rune, ma non le si può vedere,» disse Elrond «non quando le si guarda direttamente. Si può vederle soltanto quando la luna brilla dietro di esse, ma ciò che conta di più, anzi il punto fondamentale, è che la luna deve trovarsi nella stessa fase e nella stessa stagione di quando le lettere furono scritte. Furono i Nani a inventarle e le scrissero con penne d’argento, come potrebbero dirti i tuoi amici. Devono essere state scritte in una notte di Ferragosto, quand’era luna crescente, molto tempo fa».
«Che cosa dicono?» chiesero contemporaneamente Gandalf e Thorin, forse un po’ scossi dal fatto che qualcun altro, sia pure Elrond, avesse dovuto scoprirle per primo, benché veramente non ce ne fosse stata la possibilità prima d’allora, e non ce ne sarebbe stata più un’altra per chissà quanto tempo.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Un Breve Riposo, Elrond esamina la mappa di Thorin by Denis Gordeev}
-Ancalagon