«Per te, piccolo giardiniere ed amante degli alberi», disse rivolgendosi a Sam, «non ho che un piccolo dono». Gli mise in mano una scatoletta di semplice legno grigio, del tutto disadorna, con un’unica runa d’argento sul coperchio. «Codesta è la G di Galadriel», disse la Dama; «ma può anche essere l’iniziale di giardino nella tua lingua. La scatola contiene terra del mio frutteto, ed ogni benedizione che Galadriel ha ancora il potere d’impartire. Non ti aiuterà a percorrere con costanza la giusta via, né ti difenderà contro le insidie; ma se tu la conservi, ed un giorno ritorni infine alla tua casa, allora forse sarai ricompensato. Anche se trovassi tutto spoglio e abbandonato, quando avrai sparso in terra il contenuto della scatola, pochi giardini fioriranno come il tuo nella Terra di Mezzo. Quel giorno forse ricorderai Galadriel, ed ai tuoi occhi apparirà una lontana visione di Lórien, che tu hai veduto solo nel nostro inverno. Per noi primavera ed estate sono passate, e su questa terra rivivranno soltanto nel ricordo».
 Sam arrossì fino alla punta delle orecchie e mormorò qualcosa d’incomprensibile, stringendo forte la scatoletta e cercando di sfoggiare il suo più bell’inchino.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Addio a Lórien, Galadriel’s gift to Sam, a small garden box by John Howe}
-Ancalagon

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