Per Bilbo sarebbe stato il momento giusto di andarsene. Ma i suoi poveri piedi erano stati quasi stritolati dalla zampaccia di Berto e lui stesso non aveva più fiato in corpo e la testa gli girava; così rimase lì ad ansimare per un po’, appena fuori del cerchio di luce proiettato dal fuoco.
 Proprio nel mezzo della lotta arrivò Balin. I Nani avevano udito dei rumori in distanza e dopo avere atteso per un po’ che Bilbo ritornasse o facesse il verso del gufo, cominciarono uno a uno a strisciare verso la luce il più silenziosamente possibile. Vedere Balin farsi avanti nel cerchio di luce e gettare un urlo terribile, fu per Maso un tutt’uno. Gli Uomini Neri non sopportano nemmeno la vista dei Nani (non cotti). Berto e Guglielmo smisero immediatamente di lottare e «Presto, Maso, un sacco!» dissero. Prima che Balin, il quale si chiedeva dove fosse Bilbo in tutta quella confusione, capisse cosa stava succedendo, il sacco gli calò sulla testa e lui fu gettato per terra.
 «O mi sbaglio di grosso, o ne arriveranno altri» disse Maso. «Tanti e nessuno, è proprio vero!» disse. «Nessuno scasshobbit, ma tanti di questi Nani qui. Ecco come stanno le cose!».
 «Mi sa che hai ragione,» fece Berto «e faremmo meglio a toglierci dalla luce».
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Abbacchio Arrosto, Trolls (colour sketch) by Ted Nasmith}
-Ancalagon

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